Gazzettino del Chianti: 19 Marzo 2025.
Si è occupato di “Mostro”, Georgofili e Br: e ora, in pensione, la seconda vita da consulente del giudice Silvio De Luca.
Nella sua “prima vita” anche la voluminosa sentenza che scagionò il farmacista sancascianese Francesco Calamandrei dal sospetto di essere fra i mandanti degli omicidi del “Mostro di Firenze”
Il magistrato Silvio De Luca si continuerà ad occupare di giustizia
FIRENZE – Nella sua “prima vita” ci sono la voluminosa sentenza che scagiona il farmacista sancascianese Francesco Calamandrei dal sospetto di essere fra i mandanti degli omicidi del “Mostro di Firenze”, atti dell’inchiesta sulla strage dei Georgofili, l’incriminazione dei nuovi brigatisti rossi capeggiati da Nadia Desdemona Lioce.
Dopo 40 anni, Silvio De Luca va in pensione dalla magistratura. E riparte. Con curiosità e slancio. Lui, capace di spaziare dalla magistratura civile a tutti i ruoli della giustizia penale, con il culto dell’innovazione tecnologica per cercare di trovare soluzioni alle carenze di organico degli uffici giudiziari. Perfino membro del Tribunale regionale delle acque pubbliche presso la Corte d’appello di Venezia, docente di diritto processuale penale presso la Scuola dei marescialli e brigadieri dei carabinieri di Firenze.
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Si è occupato di “Mostro”, Georgofili e Br: ora, in pensione, la seconda vita da consulente del giudice Silvio De Luca
